• 18 Novembre 2025
La mente, il corpo

Charlie Kirk era un giovane attivista della destra americana, ucciso mercoledì scorso in un campus universitario in Utah, sedi culturali tra destra e sinistra, divenute per lui negli anni, principali luoghi di dibattito. Era una delle persone non elette ma più influenti della politica statunitense, usando quell’influenza per organizzare campagne e raccolte fondi, sostenendo politici locali e nazionali, costruendo relazioni dirette con parlamentari e finanziatori . Dibatteva soprattutto su aspetti più valoriali, come l’aborto, i diritti LGBTQ+, le armi, il ruolo della religione nella vita pubblica, i programmi scolastici, il razzismo. Kirk si trovava esattamente in questo contesto, quando è stato ucciso: un dibattito pubblico alla Utah Valley University, primo evento del “The American Comeback Tour”, una serie di incontri che teneva abitualmente nelle università. C’erano circa tremila persone di fronte al gazebo da cui stava parlando, poco prima che qualcuno gli sparasse.  Assassinato per le sue ideologie, hanno ucciso un simbolo per moltissimi giovani; un provocatorio come amava definirsi  lui stesso,  al fine di incentivare i ragazzi ad essere liberamente autonomi, pensando senza schemi, avendo il coraggio di esprimere idee che nella società odierna possono essere considerate rivoluzionarie e provocatorie. Purtroppo il drammatico omicidio, in un’America armata, ha incoraggiato e in alcuni casi anche giustificato l’aggressione di matrice politica. C’è addirittura chi ha “festeggiato l’uccisione di Kirk”. Un vortice di odio senza fine. Elon Musk ha scritto : “La sinistra è il partito dell’omicidio” registrando oltre 63 milioni di visualizzazioni. Virale è stato il post della scrittrice britannica J.K. Rowling, incentrato su dove finisce la libertà e inizia qualcos’altro: “Se credi che la libertà di parola sia per te ma non per i tuoi avversari politici, sei illiberale. Se nessuna prova contraria può cambiare le tue convinzioni, sei un fondamentalista. Se credi che lo Stato debba punire chi ha opinioni contrarie, sei un totalitario. Se credi che gli oppositori politici debbano essere puniti con la violenza o la morte, sei un terrorista”. George W. Bush ha condannato la violenza e lodato il libero scambio di idee: “È accaduto in un campus universitario, dove il libero scambio di idee contrastanti dovrebbe essere sacrosanto. Violenza e sarcasmo devono essere eliminati dalla pubblica piazza. I membri di altri partiti politici non sono nostri nemici; sono nostri concittadini”.

La politica americana è notoriamente segnata da omicidi e violenza. Nel corso della sua storia, quattro presidenti sono stati assassinati, molti altri sono sopravvissuti ad attentati e lo stesso Trump è sfuggito a due attentati durante l’ultima campagna elettorale. In una nuova forma di presunta violenza politica, lamministratore delegato di United Healthcare, Brian Thompson, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco a Manhattan. Luigi Mangione, accusato del suo omicidio, é stato celebrato come un eroe dagli estremisti di sinistra sui social media. In un’America sempre più divisa e polarizzata, l’omicidio di Kirk è tanto più tragico perché è anche un attacco diretto alla libertà di parola e alla democrazia, unici baluardi contro una discesa sempre più rapida verso la violenza e il caos politico. Molto dipenderà da come la politica, e un presidente di certo poco propenso a calmare gli animi, risponderanno a quest’ennesimo attacco alla democrazia. Ma dopo un altro assassinio che colpisce le fondamenta della promessa americana, è difficile essere fiduciosi.

La sua battaglia ideologica era fortemente intrisa di fede, come egli stesso disse in più interviste: “ vorrei essere ricordato per il coraggio della mia fede”; Parlava spessissimo di Gesù, ne annunciava la salvezza, citava il Vangelo e mischiava sempre il Vangelo con la politica in modo buono: lo scopo della politica è, infatti, perseguire e lottare per il bene nella società. E il massimo bene è Dio. Del resto anche San Tommaso d’Aquino diceva che la politica è la più alta vocazione di ogni essere umano.  Essere assassinati solo per divergenze ideologiche, ci deve far paura, tale gesto non può essere in nessun modo strumentalizzato o giustificato, ma condannato, in quanto potremmo essere tutti un un po’ Charlie Kirk: il mondo non è più sicuro per noi. Lo dimostrano in Italia gli attacchi ai cristiani e ai conservatori, che vengono sempre più discriminati  nei dibattiti e negli spazi pubblici.

Il male sta scoprendo le sue carte e per chi cerca la verità, il buon senso, la Verità e Dio senza compromessi le cose si mettono male. Temo, o spero, ancora non so quale dei due, che questa morte inneschi qualcosa. E’ finito il tempo del dialogo a tutti i costi quando dall’altra parte ti attaccano. E’ finito il tempo in cui ci si vergogna delle proprie idee, ma soprattutto, della propria fede. Non doveva neanche esserci, ma questo sia un segnale per tanti tra noi che sono ancora troppo tiepidi.

Autore

Laureata in Giurisprudenza e pubblicista iscritta all’albo dei giornalisti. Ha lavorato presso casa editrice e collaborato in 4 testate giornalistiche sia nel Casertano che nel Beneventano. Proprietaria e direttrice responsabile della Testata giornalistica “Sannio Matese Magazine”, registrata presso il tribunale di Benevento, che ha come obiettivo informare, formare e valorizzare il territorio a cui è particolarmente legata del Sannio e del Matese. Presidente dell’Associazione Incanto, da lei stessa fondata, volta alla realizzazione di eventi culturali, sociali, editoriali, mirante principamente a collaborare con le scuole trattando temi socialmente delicati tramite la sensibilizzazione, attraverso il suo format da lei stesso idealizzato “Love Life”. Autrice di "Nuvole d'Estate" e coautrice di "Incantesimi e Magie dal Matese al Sannio"