• 18 Novembre 2025
La mente, il corpo

La perdita di entusiasmo verso se stessi, per un lavoro, per un interesse, verso una persona, un luogo, una situazione, scaturisce spesso da insoddisfazione, dall’ affievolirsi di quella determinata fiammella che teneva viva la luce per illuminare la strada, sulla quale avanzare per camminare la vita, perdendo sempre più forza arrivando a spegnere la voglia di proseguire.

La depressione è una belva camuffata da angelo che lentamente avvolge l’ essere con due ali candide che in realtà si rivelano essere  artigli .

Attanaglia,la depressione, getta nel baratro del silenzio, copre lo sguardo oscurando la vista e impedendo di riuscire a liberarsi dalle tenebre. Un viaggio estenuante, che sbriciola la mente, che si estende scivolando come olio fuori e dentro il corpo, ripercorrendo istanti dopo istanti ripetutamente malesseri e paure.

Allearsi con l’ ansia diventa punto di forza per assicurarsi la voluta resa in un abbandono che risuona come l’ ultimo tocco triste di una campana.

La notte ingoia i battiti del cuore, cattura il respiro, impartisce ordini per gettarsi nel turbinio incessante del vortice dell’ inconscio, dell’ incontrollabile, dell’ inspiegabile. Ora dopo ora il tempo annienta la razionalità e guida i passi verso la fine di un viaggio senza ritorno.

La depressione, la creatura che ti dissuade dal ragionare, che ti insegna a non essere positivo,a tingere di nero ogni contesto, a spogliarti delle tue vesti per denudarti completamente fra le vergognose timidezze che percuotono i pensieri e annullano la dignità.

Gira la giostra della psiche, spinge i mostri ad avanzare, li arma e ti disarma e scopri di non essere un essere umano ma una carcassa senza midollo.

Sempre più persone, giovani e meno giovani, sono vittime della depressione che sfocia sempre più di frequente in una vera e propria malattia che porta a comportarsi nei modi più disparati, che uccide e fa uccidere.

La depressione porta all’ anoressia, toglie il gusto ed il piacere di nutrirsi ritenendo inutile e disgustoso il cibo, asseconda la fame e abitua il corpo al rifiuto, allo scompenso dell’ alimentazione, al considerare ogni piatto cucinato un veleno. Fa vomitare il respiro e la voglia di vivere fino a mummificare le ossa sotto un velo di morte.

La depressione allontana la felicità, spegne il sole e non permette al sorriso di illuminare il viso, colora il volto di violaceo ed il cuore di grigio.

La depressione è odio e non amore, è egoismo e non condivisione, si traveste di allegria per ingannare la tristezza e pugnalare l’ anima.

La depressione è bulimia, il contrario disastroso che porta con lo stesso impeto a morire cibandosi fino a fare scoppiare gli organi e fermare il battito di un cuore imprigionato dalla mente.

La depressione segna con ferite profonde anche chi sta accanto, chi ha il coraggio di restare viene segnato in un modo indelebile fino al punto di accettazione per sconfitta. Chi al contrario non riesce a ritenere giusto un comportamento di autolesionismo accettato, abbandona non avendo la forza di assistere ad una eutanasia psicologica. A quel punto il depresso si lascia cadere nel baratro senza fondo di un dirupo che non conosce ma che ritiene come la soluzione.

Ma si può guarire dalla depressione?

Certamente si può guarire se si riesce ad essere seguiti in centri specializzati e ad oggi psichiatria e psicologia sono la chiave per aprire le menti più chiuse, per liberare gli animi più tormentati.

Rivolgersi ad uno psicologo è la migliore fra le soluzioni anche se si è ai primi sintomi di leggero malessere. Non è da considerarsi una moda andare in terapia o al contrario un handicap,piuttosto un confrontarsi con persone che sono preparate per ascoltare, per comprendere e per consigliare guidando verso il modo corretto di risoluzione.

Il consiglio che si può dare ai giovani e’ di confrontarsi, di parlare affrontando sempre ogni problema appena sorge, senza rimandare, cercando di liberarsi da ciò che arreca dolore fisico attraverso l’ esasperazione mentale.

Non esiste età per combattere la oscura larva che divora le menti, bisogna capire che liberarsene è possibile prima che essa si nutra della linfa vitale della sua preda, è possibile vincerla e distruggerla con la positività che si possiede nel corredo della vita.

Siamo esseri intelligenti,coraggiosi e forti, siamo mente e cuore ma anche volontà e libertà,capaci dunque di riuscire a scegliere di amare noi stessi per vivere in armonia con il mondo.

Seguendo le parole di Papa Leone XIV : “ Il male non prevarrà” e la depressione è anch’essa una forma del male che tenta di distruggere l’ umanità.

Vivere, lavorare, amare, in serenità è cosa importante, quanto la stessa vita.

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.