Piedimonte Matese è il capoluogo del Matese in provincia di Caserta e fino al 1970 si chiamava Piedimonte d’Alife. Le prime citazioni documentarie di Piedimonte risalgono al 977 e al 1020, periodo in cui il dominio longobardo era quasi al termine. Il borgo era allora denominato “Pedes de monte” che indicava proprio la sua collocazione geografica ai piedi dei monti. Nel IX secolo si formò il primo nucleo abitato attorno alla chiesetta di San Giovanni e situato proprio in una posizione dominante e di controllo di tutta la piana Alifana e della valle del Volturno. Il piccolo centro abitativo in quel periodo dipendeva dai conti di Alife. Nel corso dei secoli IX e X la popolazione del piccolo insediamento aumentò grazie ai profughi che scappavano proprio dalla piana Alifana devastata dalle incursioni dei saraceni.
La chiesa di San Giovanni è di origine altomedievale e si trova nel punto più alto del centro storico di Piedimonte Matese. Dall’area antistante si gode, infatti, di una meravigliosa vista sulla pianura alifana. Proprio intorno a questa antica chiesa che inizia a svilupparsi il primo nucleo abitativo, il borgo di San Giovanni. Nei secoli successivi, nel borgo, nascono diversi edifici pulsanti di Piedimonte di allora, oggi in completo stato di abbandono come gran parte dell’intero centro storico.
Il palazzo ducale dei Gaetani è l’edificio di eccellenza del borgo e dell’intero paese di Piedimonte Matese, cuore pulsante di un tempo con la sua mole che dominava la città e della storia che ha rilasciato.
Anche se non è del tutto spopolato, il borgo di San Giovanni, rivela diverse abitazioni diroccate e disabitate e ha le caratteristiche di un borgo fantasma. Un’ulteriore impressione che trasmette nel girare girare nelle proprie viuzze e varie scalinate è di un vero e proprio vecchio borgo medievale. Molte palazzine che si incontrano sembrano che sono pendenti per la loro inclinazione o la loro struttura obbliqua. Ci sono diversi vicoli angusti, difficili da percorrere per la loro pendenza o improvvise scalinate. Da queste stradine la popolazione si dirigeva, quasi arrampicarsi per come sono inclinate le scalinate, verso Castello, oggi Castello del Matese. È un luogo dove molti innamorati del posto e non solo hanno il piacere di farsi passeggiate romantiche e vivere in un luogo speciale.
Tra il IX e il X secolo il borgo di San Giovanni si estese sempre di più e si unificò con un altro borgo chiamato Vallata, i due villaggi unificandosi formeranno un unico centro abitato con il tempo. Mentre la Vallata, ad oggi, è più popolato anche grazie alla sua posizione e al suo centro meno insidioso con i propri vicoli, il borgo di San Giovanni è pressocché disabitato e in stato di abbandono. Si intravedono palazzine storiche di pietra o con archi spettacolari in stato di degrado. Il suo fascino è stupefacente ma non custodito e né valorizzato dalle amministrazioni della cittadina. Ci auguriamo che le amministrazioni di un centro storico così importante, maestoso e affascinante hanno la volontà di poter puntare su un tesoro che hanno e che non sanno quanto vale.