Nel borgo storico di Casamale, nei pressi di Somma Vesuviana, tra mura medioevali e ricostruzioni rinascimentali, stupisce l’arte contemporanea, grazie alle opere del giovane artista napoletano (1991) Vittorio Valiante, il quale è riuscito a unire contemporaneità pittorica e tradizione religiosa, esaltando la figura della madre mariana, pura, vulnerabile, appesantita dal dolore e dal sacrificio, indagando su significati ed emozioni sempre riconoscibili, visti nella loro grandezza, penetrando nel cuore e nella mente, attraverso frammenti di vita, senza tempo e senza spazio.
Le sue opere sono nella collezione privata della critica d’arte e collezionista Lucia Pianto. L’artista ha partecipato all’international Sarasota chalk Festival in Florida e a vari festival d’arte in tutta Italia; ha inoltre realizzato diversi progetti sul territorio Napoletano collaborando con il Comune di Napoli, con l’Assessore alla mobilità e al turismo della città partenopea.
La monografia ripercorre il lavoro di Valiante, il quale ha recentemente realizzato un’opera che sposa perfettamente il contesto in cui essa è stata creata. L’installazione, situata presso l’ipogeo della Chiesa Santa Maria Maggiore in Somma Vesuviana, ha catturato l’attenzione e l’immaginazione di molti, grazie all’incredibile padronanza tecnica e all’ingegno creativo. La sua tavolozza cromatica unica e ineguagliabile ha saputo ispirare ed emozionare il pubblico, regalando un’esperienza sensoriale unica.
Le opere di Valiante, pur adottando un linguaggio figurativo, si svincolano dal tangibile per raggiungere l’inconscio dell’osservatore. Attraverso gli spaccati di vita che cattura nelle sue opere, l’artista ci invita a superare i limiti e i confini.
Durante il processo di creazione, l’artista ha coinvolto attivamente gli abitanti del borgo nel progetto, creando un’opera collettiva che si fonde armoniosamente con il suo contesto. Questo viaggio artistico è stato lungo e complesso, durato più di un anno di lavoro in cui Valiante ha cercato di realizzare un’opera che non fosse solo il frutto del suo estro, ma che potesse anche rispecchiare le credenze e la storia della comunità di Somma Vesuviana.
Tutto ha avuto inizio nell’estate del 2022, quando l’associazione Tramandars – un movimento multidisciplinare fondato nel 2017 con lo scopo di diffondere arte e cultura negli spazi pubblici – e gli Amici del Casamale – un’associazione culturale che promuove e valorizza il borgo del Casamale, con i suoi beni materiali e immateriali – hanno invitato Valiante a realizzare un’opera in un luogo dimenticato, con l’obiettivo di restituirlo alla comunità come spazio polifunzionale e di aggregazione. Le suggestioni dell’artista sono frutto dell’incontro avuto con il maestro Agiolillo Arcuccio, visibile nella pala d’altare conservata nella chiesa Collegiata di S. Maria Maggiore. Avvalendosi di una tecnica antica, utilizzata in passato dai miniaturisti, ha incollato fogli di carta sulle tavole lignee. Ha scomposto, frammentato e prodotto i primi 3 pannelli. I motivi damascati, suggestione suggeritagli dall’Arcuccio, nella reinterpretato delle tappe fondamentali della storia cristiana, offrono però una visione contemporanea in cui i soggetti riconoscibili sono l’Annunciazione, la Deposizione e la Madonna con il bambino.
Nel maggio del 2023, Valiante ha cambiato rotta, concentrandosi sul tema della maternità. Attraverso le sue rappresentazioni di mani, occhi, visi e seni, l’artista ha svelato una visione profonda e intima della maternità, quasi privandola del suo misticismo per abbracciare la realtà, ritraendo donne del suo vissuto. Le sue opere regalano un senso di intimità e familiarità all’osservatore, che può trovare un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, in cui sentirsi a casa. I fili che riempiono lo spazio rappresentano metaforicamente il legame emotivo che Valiante ha tessuto con la comunità, trasformando l’opera in una trama sentimentale intricata e coinvolgente. Ci regala inoltre l’illusione di trovarci all’interno di un ventre materno.
La presentazione della monografia, edita da Iemme Edizioni, rappresenta un’opportunità unica per immergersi nel suo mondo artistico. L’artista napoletano ha trovato una sua unica voce artistica, capace di sussurrare all’inconscio degli osservatori, regalando emozioni e ispirando la creatività di ognuno di noi. Il suo lavoro è caratterizzato da una pennellata materica con ricca e intensa gamma cromatica, con chiari rimandi alla pittura di Rembrandt Van Rijn e la pittura dei macchiaioli, in particolare la scuola napoletana di fine ‘800 e primi ‘900. Il sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano, Salvatore Di Sano, ha dichiarato che grazie alle opere dell’artista , in pochi minuti si sono registrati 2000 ingressi all’ipogeo, trasformandolo in un bellissimo museo, luogo di cultura , d’arte creato dai giovani del territorio che lo hanno salvato dall’abbandono e dal degrado, laddove prima c’era una discarica, testimoniando la possibilità di cambiamento e di uno straordinario recupero culturale.