Il tragico e la misura del tempo nel Berto di “Anonimo veneziano”
Avevo quindici anni. In un cinema di paese davano “Anonimo veneziano”. Per più sere sono andato a vederlo. Prima insieme alla ragazzetta dell’ora. Poi più volte da solo. Soltanto qualche anno dopo, anni dell’università, mi sono incontrato con il romanzo.