• 3 Dicembre 2024
Alimentazione

Nel periodo estivo ( e non solo ) al rientro dal mare o dal lavoro concediamoci una coccola con cibi freschi, sfiziosi e stuzzicanti che non richiedono tempo da passare davanti ai fornelli. E una “fresella” condita con sale, olio, pomodorini freschi e basilico è l’ideale per soddisfare questo desiderio. La fresella che altro non è che una fetta di pane infornato nuovamente per renderla biscottata, è anche conosciuta come frisella o fresa a seconda delle regioni. Un alimento dalle origini antichissime. Sulle navi fenicie veniva portato come pane da viaggio. Prima di mangiarle i marinai, per salarle al punto giusto, le spugnavano con l’acqua di mare per poi condirle a piacimento, sopratutto con le cipolle. E in Puglia sarebbero state portate da Enea , a Porto Badisco, nel Salento, durante la sua fuga dalla città di Troia. È anche conosciuta come pane dei Crociati quando nel 1300, diretti in Terrasanta dal nostro meridione, ne fecero il cibo perfetto da portare per affrontare la lunga guerra. A Napoli erano vendute dai “tarallari” ambulanti insieme ai taralli sugna e pepe. Famoso è il grido del tarallaro nell’800 e 900  “pe ve scarfà lo stomaco in chesta piattella, cotiche cu freselle ognuno sta a magnà”.  

Inizialmente considerata come piatto povero, perché spugnata con acqua e condita esclusivamente con olio, sale e origano, in seguito venne arricchita bagnandola nell’acqua dei fagioli, il brodo di polipo o di pesce, nel sugo della trippa. E naturalmente accompagnata dagli ingredienti che più si preferiscono. Ma la vera fresella si gusta con l’aggiunta di pomodorini freschi tagliati piccolissimi insaporiti con olio, sale, basilico o origano.

Si comprano ormai ovunque. Basta condirle a piacimento.

A Napoli le freselle sono la base della Caponata che non va assolutamente confusa con quella siciliana.

Per prepararla mettere in una ciotola qualche acciuga sminuzzata, pomodorini tagliati a metà, uno spicchio d’aglio tritato, sale, olio e origano. Lasciar riposare qualche minuto. Bagnare, disporre nei piatti le freselle e versarci sopra il composto preparato precedentemente con l’aggiunta di melanzane sott’olio e olive verdi. Se non si amano le melanzane si possono sostituire con mozzarella o tonno.

Buon appetito

Autore

Babette è una studiosa di cultura materiale ed in particolare di alimentazione. Si dedica a sperimentare soprattutto piatti d'epoca rivisitandoli senza alterarne la natura. Sta per pubblicare un libro di storia culinaria corredato da ricette