• 13 Maggio 2024
Alimentazione

Come la maggior parte delle ricette napoletane il Gattó ha origini francesi. E le patate in Francia sono alla base della maggior parte delle pietanze: frites, crocché, brandade de morue, puré, gratin dauphinois, tartiflette, sarladaise, pommes noisette, château, duchesses e in tantissime altre varianti che si differenziano per il modo di essere tagliate e cotte al forno, lesse o fritte.

Piatto tipico della zona di Allier, nella Valle della Loira in Francia, dove grazie all’agronomo Antoine Parmentier le patate e il loro utilizzo divennero alla “mode” nella cucina francese del ‘700, il “gâteau” inizialmente era costituito solo da patate, uova, sale, pepe e burro. Un puré che, una volta infornato, prendeva la forma di torta salata e veniva servito a fette come antipasto o per accompagnare un secondo.

Nel 1768, quando la dinastia dei Borbone si unì a quella degli Asburgo con il matrimonio di Ferdinando IV e Maria Carolina, la futura Sovrana volle che il pranzo di nozze fosse gestito da cuochi francesi (monzù) che prepararono piatti di origine francese adattandoli al gusto del Sovrano partenopeo. E la nascita del “gattó di patate” avvenne proprio in quella occasione. Al gâteau di patate francese vennero aggiunti prodotti tipici napoletani come il salame, la provola fresca, la mozzarella e altri formaggi e salumi tradizionali, trasformandolo da semplice antipasto in piatto unico.

E dalla combinazione della cucina francese con quella napoletana il “gâteau di patate” divenne semplicemente “Gattó”. Da notare che in Francia con gâteau si intende qualsiasi torta, dolce o salata. A Napoli il Gattó  è il “gattó di patate”.

Ed essendo un piatto tipico della tradizione culinaria partenopea, non ha una vera e propria ricetta originale. Si tramanda di generazione in generazione, unendo o sostituendo formaggi e salumi.

Si realizza facilmente e il risultato è sempre stupefacente.

Buon lavoro e buon appetito

Gattó di patate

Ingredienti per una teglia da 20×30 cm

1.5 kg. di patate

150 gr. di Salame Napoli
120 gr. di Provola
120 gr. di Mozzarella
80 gr. di parmigiano grattugiato
2 Uova medie
150 gr. di latte
50 gr. di burro
Pangrattato q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

Pangrattato per cospargere
Burro per ungere la teglia

 
Procedimento

Tagliare  a cubetti la provola, la mozzarella, il salame. Lessare le patate e, una volta cotte, pelarle da calde.
Schiacciarle  con uno schiacciapatate facendole cadere in una ciotola. Aggiungere  alla purea di patate il burro e il latte tiepido, i cubetti di salumi e di formaggi, il formaggio grattugiato e  le uova.

Aggiustare di sale e pepe amalgamando bene tutti gli ingredienti.
Imburrare e rivestire una teglia apribile col pangrattato eliminando quello in eccesso. Versare Nella teglia il composto di patate e, dopo averlo livellato, cospargerlo di pangrattato e qualche fiocchetto di burro.

Cuocerlo in forno statico preriscaldato a 200° per circa 20-25 minuti, finché la superficie non sarà ben dorata. Farlo intiepidire prima di servirlo.

Autore

Babette è una studiosa di cultura materiale ed in particolare di alimentazione. Si dedica a sperimentare soprattutto piatti d'epoca rivisitandoli senza alterarne la natura. Sta per pubblicare un libro di storia culinaria corredato da ricette