• 3 Dicembre 2024
La mente, il corpo

In una societa’ sull’uscio del 2024, ognuno sceglie come apparire, buoni o cattivi, belli o brutti, non esistono santi, quelli stanno solo in paradiso. Ed è proprio questo che rende saltellante la vita! I colori sono molteplici, toni forti e toni delicati e tutti fanno parte di una tavolozza che servirà a dipingere il quadro dell’umanità, che ahimè talvolta cade nella disumanita’ con i fatti gravi di orrore. Dinanzi alla beltà ci si inchina ma io preferisco inchinarmi dinanzi ad una mente umile e ricca di sfaccettature concrete.

La bellezza e l’anima diventano due binari sui quali si corre spesso come treni su rotaie.E sempre più spesso restano percorsi paralleli incapaci di fondersi, di brillare di una luce unica e rara, di illuminare facendo risplendere l’interiorita’ di una mente intrisa di cuore. Si nota, attraverso i social, che la stragrande maggioranza composta sia da maschi che da femmine,trascorre pochissimo tempo davanti ad un buon libro preferendolo impiegare  davanti allo specchio del bagno dove  si immortalano con book fotografici che mettono in mostra muscoli velati da t-shirt aderenti, fondoschiena prosperosi e balconi fioriti accompagnati da labbra carnose e provocanti. Queste location potrebbero essere delle pubblicita’ perfette per le maioliche,sanitari  e rubinetterie delle toilette, per quante sono le innumerevoli foto condivise .

Corpi esposti in vetrina come gioielli al sole. A volte sembra di sfogliare un album ricordo  delle foto scattate per le strade  di Amsterdam. Dunque, nasce spontaneo pensare, interrogandosi sul perché di questa messa in scena di sé stessi, come su di un palcoscenico ad esibire prodotti piuttosto che recitare delle parti reali di vita propria.

Narcisismo,insoddisfazione, ricerca per mancanze affettive, manifestazioni di immaturità,  o cosa? Gli psicologi studiano l’argomento da tempo, Complesso di Edipo, complesso di Elettra, più semplicemente figli di Narciso? La propria bellezza messa in prima linea il più delle volte oscura l’intelligenza e si rischia di inciampare nella frivolezza e di cadere nella più oscura sfera della non considerazione totale. Quando sono i giovanissimi a mostrarsi con “leggerezza sessuata” si spera che crescendo essi raggiungano  la consapevolezza di evitare certe inutili e provocanti  pose, il problema sorge quando donne, uomini, madri o padri posano mostrando facce e deretani, ridicolizzandosi dinanzi ai loro stessi figli, manifestando un modo di fare che non insegna ad essere uomini e donne capaci di farsi apprezzare per ciò che sono e non per come tentano di  apparire.

Bisogna mettere in mostra il cervello…il resto è vita personale da mostrare in privato.Non siamo moralisti ne’ giudici o accusatori ma abbiamo la libertà di pensiero e il libero arbitrio che ci rende unici in ogni scelta, in ogni situazione, in ogni condizione. Sia che si scelga di apparire e sia che  si scelga di criticare!

Il catcalling che in alcuni paesi è punito penalmente si presenta sempre più di frequente  sotto i commenti a dei  post in versione “Hot”. Una volta Se passava una bella donna per strada, in abiti succinti scattava il fischio o la frase di apprezzamento un pochino troppo pesante ,nasceva proprio  così il catcalling , fenomeno che risale alla metà del 1700, identificato come molestia verbale che  consiste  in commenti indesiderati, gesti, fischi, avances sessuali in aree pubbliche o aperte al pubblico.

Ad oggi con il mettersi in mostra in modo provocante sui social, il catcalling si è adattato all’era del web, importunando attraverso commenti online. La ragazza che indossa una minigonna con eleganza  e passeggia non è provocatoria e di certo è punibile chi molesta verbalmente, ma chi con provocazione si mostra sui social? Un discorso molto discutibile!

Se solo si ritornasse alla discrezione, alla moralità,  al senso del pudore. Al fatto di poter mostrare le proprie “intime zone”( liberissimi di farlo) in modo riservato, se solo si ritornasse al piacere del vedo non vedo.Se solo si lasciasse alla conquista la vittoria di condividere con sentimento la bellezza.

Mostrate le capacità,  mostrate i talenti, mostrate la vostra voglia di conquistare la bellezza della vita con risoluta e marcata umiltà. Siate il vostro essere belli dentro, per dimostrare quanta eccellenza può contenere un corpo apprezzabile. Quante volte ci siamo imbattuti in fotografie  raffiguranti la bellezza statuaria? Una sorte di  “Venere di Botticelli”,  che diveniva “l’Urlo di Munch” nel momento stesso che dava fiato alla bocca!

Dunque, mostriamoci per ciò che siamo, lasciamo intravedere l’anima che resta la parte meravigliosa di noi. La vera bellezza ha talvolta un profilo spigoloso e poco armonioso ma in grado di rasentare la perfezione  attraverso intelligenza, delicatezza ,umanità, altruismo e onestà.

La Bellezza dell’anima è l’essere senza apparire.

Autore

Carmela Picone nasce nel 1969 a Solopaca , in provincia di Benevento. Dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Classica, leggendo Pirandello scopre la passione per il teatro. Partecipa e vince un concorso letterario con La Libroitaliano Editore e vede le sue poesie pubblicate in un’antologia. Scrive il romanzo “Gocce d’Amore” che ottiene immediato successo tanto da interessare un regista romano che chiede all’autrice di scrivere una sceneggiatura tratta dal proprio libro per la progettazione di un film. Nel 2021 scrive “La poesia delle parole semplici” una silloge pubblicata dalla Atile Editore. Le passioni restano la scrittura, i viaggi ,la recitazione e la pittura . Ama molto viaggiare, scoprire nuove culture, ammirare nuovi paesaggi e far tesoro delle emozioni che ne scaturiscono dopo ogni luogo ammirato. La sua ambizione più grande resta quella di promuovere il territorio nel quale è nata, e dove oggi s’impegna nel sociale per tenere vive le tradizioni e per portare alla conoscenza di tutti la meraviglia e i tesori della sua terra. piccola perla del Sannio.